"In Hoc Signo Vinces"

25.10.2015 22:46
Per un Cristiano la guerra, è sempre l'ultima ratio. Ma, come dicevano i Romani nella loro proverbiale saggezza:

"Si vis pacem, para belli".

Quindi fermare, hic et nunc, il Daesh, stato terrorista, e fanatico che niente ha di religioso, ma è solo una creazione di politici, ispirati dal Demonio, equivale a preparare la pace per le generazioni future.
Del resto i nostri Fratelli dell'Antico Ordine, fecero, cercando sempre, se possibile di evitare lo scontro, ma con estremo ardore quando inevitabile, l'esperienza della guerra, immolandosi per i Fratelli Cristiani, d'Oriente e d'Occidente, e per la loro salvezza.
Ed è bello vedere che il carrista che, oggi, nel 2015, impugna il Crocifisso, come protezione ma anche come Segno di Vittoria, a similitudine, appunto di quella frase dell'Imperatore Costantino il Grande "In Hoc Signo Vinces", sacra a tutti noi Cristiani, perchè ha significato l'inizio della nostra bimillenaria cultura, e lo sviluppo conseguente delle arti sacre, appartiene all'Esercito Russo, ovvero, alle forze armate di un Paese che si è riconvertito al Cristianesimo dopo averlo pesantemente perseguitato, e che diviene, in toto, strumento di Dio perchè venga su questa Terra, il Suo Regno, fatto di pace, giustizia e libertà. 
E lo fa con la potenza di Cristo, vincitore dei demoni, innalzando, appunto, il Crocifisso, così come i nostri antichi Fratelli.